UE: nuova Direttiva sulla risoluzione delle controversie tra Stati membri in materia di doppia imposizione fiscale

A seguito dell’accordo raggiunto nella sessione del Consiglio dell’Unione Europea del 23 maggio 2017, quest’ultimo ha emanato, in data 10 ottobre 2017, una Direttiva che rafforza le regole per la risoluzione delle controversie tra Stati membri derivanti dall’interpretazione delle convenzioni volte a contrastare il fenomeno della doppia imposizione del reddito.

In base a dette nuove disposizioni, sussiste una maggior garanzia in forza della quale la procedura di risoluzione delle controversie comporta in modo definitivo e certo l’eliminazione della doppia imposizione con scadenze chiare e delineate.

Ne deriva, infatti, un obbligo di risultato con soluzioni vincolanti e obbligatorie. Detta procedura sarà più snella e permetterà maggiore celerità nella risoluzione delle controversie.

In particolare, gli Stati membri saranno obbligati ad adottare decisioni risolutive ed esecutive che concludano la diatriba in modo definitivo.

È, inoltre, previsto che gli stessi contribuenti interessati da controversie fiscali possono avviare una procedura affinché gli Stati membri coinvolti risolvano la controversia in modo amichevole entro due anni. Laddove, entro detto termine, gli Stati non giungono ad una soluzione, deve essere istituita da questi una commissione consultiva per l’arbitrato.

Nel caso in cui gli Stati membri rimangano inerti, il contribuente è legittimato a presentare un ricorso dinanzi al giudice nazionale affinché sia adito detto collegio arbitrale, il quale, entro 6 mesi, dovrà definire la controversia con valore vincolante ed esecutivo.

Dette disposizioni dovranno essere recepite dagli Stati membri entro il 30 giugno 2019 e si applicheranno dal 1 luglio 2019 alle questioni controverse concernenti i periodi d’imposta aventi inizio dal 1 gennaio 2018 e seguenti.

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